XIII legislatura – Tornata dell’11 marzo 1880
Per verità sarebbe troppo a dolersi se le grandi conquiste della scienza e della civiltà non si potessero compiere senza tanto seguito di vittime
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troppo vivaci, quando troppo li ecciti qualche infida libazione, ma di consueto disciplinati, sobrii, assidui. Essi sono come gli iloti del lavoro
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Una voce vicino all'oratore. Troppo tardi!
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Boselli. Troppo tardi! dice un mio carissimo amico. Pure a me sembra che debba sorgere oggi almeno una parola di protesta, la quale benchè ormai si
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degli interessi economici, e in tanto fervore di scambi, in tanta facilità di comunicazioni, della sorte e della difesa dei figli del lavoro troppo
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per le condizioni di troppo scarsa istruzione in cui si trovano abbandonati ed indifesi; e non sarà inutile che oggi il ministro abbia così
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Io non voglio entrare in altri argomenti, perchè vedo che abbiamo parlato anche troppo.
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troppo pacifico sonno.
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ossatura, prima di pensare ad imprese non dirò arrischiate, ma neanche ardite di troppo. Determiniamo questa prima forma di politica. Ordinariamente
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Come conseguenza di questa prima parte, io formulo la mia interrogazione al Governo. Sarei troppo ingenuo se gli domandassi se esso intende seguire
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mio, la saggezza di rinunciare a cosiffatta politica, che per noi sarebbe pretenziosa. È troppo giovine ancora questo regno d'Italia per pretendere di
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Marselli. Ora ognun vede che queste parti sarebber troppo piccole, troppo deboli per resistere all'azione, alla pressione dei due grandi imperi
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